Anche il nostro caro Amico Gianni non è più con noi.
Il 23 novembre 2007 ci ha salutato per l’ultima volta.
A volte sembra che alcune persone restino sulla terra giusto il tempo necessario per portare a termine un compito preciso.
Il compito di Gianni forse era quello di insegnarci come si affronta la vita che va sotto il peso enorme di una malattia incurabile.
Per Gianni erano importanti le piccole cose, la sua esperienza lo aveva portato a semplificare molto la vita.
Ci ha invitato ad osservare la natura ad amarla e ad utilizzarla come preziosa risorsa per il corpo e lo spirito.
Ci ha invitato a lottare contro tutto quello che ci provoca quelle sofferenze che tendono a sopraffarci e soffocano le nostre energie, oscurano la nostra preziosa esistenza e ci tolgono il tempo, non infinito, che abbiamo a disposizione per realizzare le nostre aspirazioni, per trovare veramente noi stessi attraverso il nostro percorso.
Diceva che sapeva, perché aveva visto, che la vita, superando la morte, continua in un’altro modo, in una dimensione migliore di questa nostra terrena.
Amava la natura, la musica ed anche il silenzio.
Andando ci ha lasciato con un augurio:
“Buon Cammino”
Il 23 novembre 2007 ci ha salutato per l’ultima volta.
A volte sembra che alcune persone restino sulla terra giusto il tempo necessario per portare a termine un compito preciso.
Il compito di Gianni forse era quello di insegnarci come si affronta la vita che va sotto il peso enorme di una malattia incurabile.
Per Gianni erano importanti le piccole cose, la sua esperienza lo aveva portato a semplificare molto la vita.
Ci ha invitato ad osservare la natura ad amarla e ad utilizzarla come preziosa risorsa per il corpo e lo spirito.
Ci ha invitato a lottare contro tutto quello che ci provoca quelle sofferenze che tendono a sopraffarci e soffocano le nostre energie, oscurano la nostra preziosa esistenza e ci tolgono il tempo, non infinito, che abbiamo a disposizione per realizzare le nostre aspirazioni, per trovare veramente noi stessi attraverso il nostro percorso.
Diceva che sapeva, perché aveva visto, che la vita, superando la morte, continua in un’altro modo, in una dimensione migliore di questa nostra terrena.
Amava la natura, la musica ed anche il silenzio.
Andando ci ha lasciato con un augurio:
“Buon Cammino”
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