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Festival "DI VOCI E DI SUONI" 2010

Festival "DI VOCI E DI SUONI" 2010
La locandina della terza edizione

giovedì 10 maggio 2007

Gérard Lutte per Maurizio Bruziches

Questa è la lettera che Lutte ha scritto per la morte di Maurizio

lettere 2007 maggio 3 - per Maurizio Bruziches
Care amiche ed amici,
a poche ora dalla partenza per il Guatemala, con profonda tristezza vi devo comunicare che il nostro caro amico Maurizio Bruziches ci ha lasciato, il primo maggio scorso, vittima di un infarto folgorante.

Maurizio era tra i fondatori di Amistrada ed era coordinatore del gruppo di Viterbo. Il 17 marzo scorso aveva partecipato alla nostra ultima assemblea generale, intervenendo nel dibattito per migliorare la bozza del nuovo Statuto. Quel giorno Maurizio mi disse che aveva intenzione di tornare in Perù per realizzare il sogno che aveva da tempo di organizzare una casa di accoglienza per i bambini delle campagne del Perù.
Maurizio fu uno dei miei studenti di psicologia e partecipò ad un viaggio di studio in Guatemala nel 2001. Era il leader nel gruppo. Suscitava la meraviglia e l'amicizia delle ragazze e ragazzi, talmente era alto e amichevole, un gigante con il cuore puro di un bambino.
A Caprarola organizzò, con un gruppo teatrale di cui faceva parte, vari spettacoli per il Movimento, i mercatini dei prodotti artigianali del Mojoca.
Era un sognatore, un ribelle, un non conformista, un cuore inquieto come tutti i cuori che non si rassegnano di fronte all'ingiustizia. Amava la natura e ci ha invitato varie volte nella casa in piena campagna dove viveva spesso da solo. Era un'ottimo cuoco e gli piaceva accogliere gli amici attorno alla sua tavola.
Per il suo indirizzo elettronico aveva scelto Tiburzi, il nome di un bandito, come si chiamano abitualmente quelli che non accettano l'ingiustizia e la prepotenza.
Maurizio ci hai lasciato troppo presto, senza alcun preavviso. Ci mancherai tantissimo ma sentiremo accanto a noi la tua presenza nel nostro impegno per la giustizia, per appoggiare la ribellione delle ragazze e dei ragazzi umiliati e schiacciati dal disordine mondiale che adora il potere e il danaro e disprezza le persone umane.
Ai suoi genitori e fratelli, alle sue numerose amiche ed amici, vorrei dire che condivido il loro immenso amore e la loro speranza. Maurizio ha trovato la pace. Lo vedo come sta ora,giovane di una risplendente bellezza, di questa bellezza commovente dei giovani quando amano e sono amati. Sta in piedi di fronte a Dio, lo guarda negli occhi e lui non distoglie lo sguardo (dal libro di Giobbe).
Gerardo Lutte

Gerard Lutte di origine belga, da molti anni in Italia, docente universitario di Psicologia dell'eta' evolutiva, ha partecipato a Roma alla vita e alle lotte degli abitanti di una borgata di baraccati e di un quartiere popolare e ad un lavoro sociale con i giovani piu' emarginati; collabora con movimenti di solidarieta' ed esperienze di accoglienza; ha promosso iniziative mirate e concrete di solidarieta' internazionale dal basso e di auto-aiuto, con particolar riferimento alla situazione centroamericana, di impegno di liberazione con i giovani e soprattutto le bambine e i bambini di strada.Tra le opere di Gerard Lutte: Quando gli adolescenti sono adulti... I giovani in Nicaragua, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1984; Sopprimere l'adolescenza?, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1984; Psicologia degli adolescenti e dei giovani, Il Mulino, Bologna 1987; Dalla religione al vangelo, Kappa, Roma 1989; Cinquantanove ragazze e ragazzi di strada con Gerard Lutte, Principesse e sognatori nelle strade in Guatemala, Kappa, Roma 1994 (ne e' stata successivamente pubblicata una seconda edizione aggiornata).

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Breve storia della Compagnia Teatro Popolare "Peppino Liuzzi" di Caprarola

È difficile raccontare in poche righe la vita di una Compagnia che esiste da trentasette anni, e che quindi può essere considerata a tutti gli effetti la più “anziana” fra quelle esistenti nella Provincia di Viterbo.

La sua storia comincia nel 1972 e da quella data ha visto militare fra le proprie fila centinaia di persone, portando in scena decine di testi. Da subito fu fatta la scelta di recitare in dialetto caprolatto, non tanto per una moda dell’epoca o per un fatto di praticità, ma perché questo era il linguaggio che i nostri genitori ed i nostri nonni usavano per raccontarci le loro storie e quindi anche la nostra.

Elemento caratterizzante è sempre stato quello di non essere una filodrammatica, ma una Compagnia che mette in scena testi originali scritti dagli stessi componenti, oppure adattamenti da classici come: “Sogno di una notte di mezza estate”; “Ruzza, ruzza, Ruzzante”;” Torquato è pazzo!”, che comunque in un modo o nell’altro vanno ad esplorare le realtà quotidiane di una comunità come quella caprolatta che potrebbe benissimo essere paragonabile a qualsiasi altra realtà della provincia italiana. Fondamentale è stato l’incontro, all’inizio degli anni ottanta, con l’autore e regista Umberto Marino, che ha portato prima alla realizzazione di alcuni drammi radiofonici RAI (I fioretti di S.Francesco; Sogno di una notte di mezza estate; Soldatino di piombo; 06/7016494), per poi continuare con il teatro (L’ultima sigaretta; Peppini, quattro filosofi di nome Peppino) ed infine con il cinema e la fiction (Cominciò tutto per caso; Cuore cattivo; L’ultima sigaretta; Ultimo banco; S.Antonio di Padova; Il bambino di Betlemme; La fiamma sul ghiaccio). Frutto di questa intensa collaborazione, anche le due rappresentazioni teatrali portate in scena al Teatro Parioli di Roma: De tutti li colori; Lo campanello de casa mia.

Qualche estate fa, La Compagnia, in collaborazione con il comitato Festeggiamenti Sagra della Nocciola, ha organizzato l’ennesima edizione di “Camminando e Teatrando”, manifestazione molto singolare che consiste nel rappresentare le varie scene teatrali dello spettacolo in altrettanti angoli, molto suggestivi, del centro storico di Caprarola, collegandole attraverso percorsi ricchi di storia e di cultura, narrati e commentati dal locale “Centro Studi e Ricerche”. Visto il successo accordatole dal pubblico, questa manifestazione verrà probabilmente riproposta anche nei prossimi anni. Oggi la Compagnia è composta per lo più da giovani che al tempo delle prime rappresentazioni non erano ancora nati, e senza dubbio è questo, fra tutti, il più grande successo che abbia mai ottenuto.

Romolo Passini