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Festival "DI VOCI E DI SUONI" 2010

Festival "DI VOCI E DI SUONI" 2010
La locandina della terza edizione

martedì 21 luglio 2009

Festival Di Voci e di Suoni, Balletto Terremare. Cortile di Palazzo Farnese, Caprarola - VT, Sabato 25 Luglio 2009


Sabato
25Luglio
2009

Terremare





Alessandra Bertoldi: Danza, arpa e voce
Silvano Boschin: Plettri,voce e percussioni
Marco Cherubini: Chitarra, percussioni e voce
Elia Ciricillo: Chitarra, percussioni, voce e danza
Gian Michele Montanaro: Percussioni e voce
Enzo Morganti: Danza, percussioni e voce
Loredana Terrezza: Fiati, voce e danza
Mauro Bassano: Organetto, voce, percussioni e danza
Coreografie: Alessandra Bertoldi, Enzo Morganti

Il progetto Terremare, (terre di mare, terre e mare, terre amare ) è sorto dalla fusione di musicisti e danzatori già operanti in altre realtà a Roma e a Napoli, nell’ambito della musica popolare e tradizionale del centro sud. Mentre cantiamo della vita e dell’amore, celebriamo il tempo della festa e della danza, del sacro, della sensualità; cantiamo lo spirito che ci lega insieme e che ci libera. Le nostre danze: le Tammurriate, le danze rituali che vengono ripetute nel Vesuviano, in onore della Vergine, Madre, Moglie e Sorella, della eterna Madre Terra; Le Pizziche tarantate, le terapeutiche danze del Salento; le Tarantelle e i Saltarelli, tutti balli nati dalla stessa matrice, scaturiti insieme a suoni ripetuti fino a consumarsi in melodie ipnotiche, geroglifici musicali dalle valenze magiche. Seguendo i passi di queste danze, ancora una volta percepiamo la sacralità della terra e il continuo miracolo della vita. Nel ripetere e rinnovare antichi gesti, antichi percorsi, noi attingiamo all’energia di chi per primo li ha delineati e insieme veniamo attraversati dal tempo trascorso che li ha levigati, come pietre dure, infine diventiamo coloro che continuano. Non nella nostalgia del passato ma nella scoperta della attualità e della autenticità della musica.

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Breve storia della Compagnia Teatro Popolare "Peppino Liuzzi" di Caprarola

È difficile raccontare in poche righe la vita di una Compagnia che esiste da trentasette anni, e che quindi può essere considerata a tutti gli effetti la più “anziana” fra quelle esistenti nella Provincia di Viterbo.

La sua storia comincia nel 1972 e da quella data ha visto militare fra le proprie fila centinaia di persone, portando in scena decine di testi. Da subito fu fatta la scelta di recitare in dialetto caprolatto, non tanto per una moda dell’epoca o per un fatto di praticità, ma perché questo era il linguaggio che i nostri genitori ed i nostri nonni usavano per raccontarci le loro storie e quindi anche la nostra.

Elemento caratterizzante è sempre stato quello di non essere una filodrammatica, ma una Compagnia che mette in scena testi originali scritti dagli stessi componenti, oppure adattamenti da classici come: “Sogno di una notte di mezza estate”; “Ruzza, ruzza, Ruzzante”;” Torquato è pazzo!”, che comunque in un modo o nell’altro vanno ad esplorare le realtà quotidiane di una comunità come quella caprolatta che potrebbe benissimo essere paragonabile a qualsiasi altra realtà della provincia italiana. Fondamentale è stato l’incontro, all’inizio degli anni ottanta, con l’autore e regista Umberto Marino, che ha portato prima alla realizzazione di alcuni drammi radiofonici RAI (I fioretti di S.Francesco; Sogno di una notte di mezza estate; Soldatino di piombo; 06/7016494), per poi continuare con il teatro (L’ultima sigaretta; Peppini, quattro filosofi di nome Peppino) ed infine con il cinema e la fiction (Cominciò tutto per caso; Cuore cattivo; L’ultima sigaretta; Ultimo banco; S.Antonio di Padova; Il bambino di Betlemme; La fiamma sul ghiaccio). Frutto di questa intensa collaborazione, anche le due rappresentazioni teatrali portate in scena al Teatro Parioli di Roma: De tutti li colori; Lo campanello de casa mia.

Qualche estate fa, La Compagnia, in collaborazione con il comitato Festeggiamenti Sagra della Nocciola, ha organizzato l’ennesima edizione di “Camminando e Teatrando”, manifestazione molto singolare che consiste nel rappresentare le varie scene teatrali dello spettacolo in altrettanti angoli, molto suggestivi, del centro storico di Caprarola, collegandole attraverso percorsi ricchi di storia e di cultura, narrati e commentati dal locale “Centro Studi e Ricerche”. Visto il successo accordatole dal pubblico, questa manifestazione verrà probabilmente riproposta anche nei prossimi anni. Oggi la Compagnia è composta per lo più da giovani che al tempo delle prime rappresentazioni non erano ancora nati, e senza dubbio è questo, fra tutti, il più grande successo che abbia mai ottenuto.

Romolo Passini